Ricevo una gradita mail da parte di Cristina che è stata in visita al Borgo con il suo fidanzato.
Grazie per l'entusiasmo e per l'autorizzazione ad inserire questo splendido reportage (anche la foto a fianco è opera loro) sul blog...
tornate presto!!!
Valcasotto… il Borgo dei Formaggi… per due come noi era come “il Paese dei Balocchi”! Lasciamo gli ultimi “luoghi abitati” per immergerci nella vallata. A questo punto i segnali stradali non sono più così chiari ed il “segui sempre dritto” non ci pare tanto evidente ma procediamo.
Purtroppo pur essendo maggio inoltrato, il tempo non ci è molto amico, ed infatti davanti a noi si apre una splendida immagine delle vette innevate. Certo la ns. idea era quella di una scampagnata al tiepido sole tardo primaverile ma… va beh!
Dopo l’ennesima curva: eccoci arrivati a Valcasotto! Il Borgo è veramente piccolo… ed abbandonata la macchina, facciamo un primo giro di ispezione. Troviamo subito la Locanda, che sarà ovviamente la meta del ns. pranzo, il mulino con ingranaggi e macine a vista (strabiliante, viene ancora utilizzato!) e poi il negozio di formaggi. Entriamo subito! Visto che non manca molto all’ora di chiusura per la pausa pranzo, facciamo due chiacchiere con un gentilissimo signore che ci delucida a proposito dei vari tipi di formaggio che potremo assaggiare e, fortunatamente, non sa resistere alla mia preghiera di visitare le cantine di stagionatura (evviva). Ci diamo appuntamento per la riapertura pomeridiana e… via verso la Locanda.
Perdiamo un po’ di tempo per un breve aperitivo, in attesa di poterci accomodare in sala, scambiando due parole con un simpatico signore barbuto che porta a spasso in una gabbietta… un magico furetto, anzi una magica signorina furetto!
La Locanda è un luogo curato e accogliente. La sala da pranzo è arredata piacevolmente e la cameriera proprio gentile.
Su cosa potrà mai cadere la ns. scelta? Giusto per gradire, un piatto di affettati locali, proprio per iniziare, ma poi polenta con fondue di formaggi e tagliere di formaggi con miele e cugnà. Un buon barbaresco si rivela un felice abbinamento.
Scegliamo la versione “tagliere stagionato” perché per noi, più puzzano e più sono buoni! Ma i profumi ed i sapori si sono rivelati ancora meglio di quanto prevedessimo. Ho provato a trattenermi e seguire il giusto iter: dal formaggio meno saporito verso il più saporito, ma ragazzi ce n’era uno che in pratica mi sorrideva dal piatto: un blue. Bucherellato e pieno di muffe, morbido ma non troppo. È stato amore a prima vista e mi ci sono fiondata: siamo diventati amici per la vita!
Dopo questa vergognosa dichiarazione d’amore, posso dire che ho mangiato veramente bene, ad un prezzo del tutto ragionevole e… complimenti alla Locanda (e perché no, alla locandiera!).
Un po’ troppo saturi, ma felici, siamo tornati al negozio di formaggio. Il solito signore ha richiuso il negozio per accompagnarci in stagionatura. Che sogno vedere tutti quei formaggi attendere solo di essere pronti per farsi assaggiare. L’ambiente è pieno di fascino e riporta indietro di un bel po’ di anni. Non perdetelo se possibile! E tornati “in superficie”, grandi acquisti! Formaggi, formaggi, formaggi ed un magico burro crudo d’alpeggio assaggiato alla Locanda (ne abbiamo acquistati un sacco di pezzi che metteremo sotto vuoto).
Siamo partiti così per il (fascinoso ed un po’ abbandonato) Castello di Valcasotto con un paniere, ops, volevo dire con un frigo (si, noi siamo organizzati bene, conoscendoci…) pieno di formaggio e burro. Un successone, che nei giorni seguente avrebbe fatto gioire anche gli amici!
Quando torneremo a casa, non mancherò sicuramente di ringraziare Lelio – contattato sul sito che state visitando - che mi ha dato tutte le giuste indicazioni per questa giornata.
Il Borgo di Valcasotto è un luogo dove staccare la spina e dedicarsi al relax, al buon cibo in un angolo fuori dal mondo, ma non troppo.