venerdì 30 maggio 2008

corsi di formazione


Il nostro borgo è stato meta di una gradita visita di tipo professionale. Per tre giorni, i ragazzi che seguono i corsi di formazione promossi dalle Coop, sono stati impegnati in visite e attività didattiche. Particolarmente gradita la gita presso la Casera di Frabosa ed ai pascoli di alpeggio, dove si sono potute osservare da vicino sia le vacche che le tecniche di caseificazione. Il responsabile dei corsi, sig Carlo Caldini, si è detto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e ringrazia tutto il personale del borgo ed i sigg. Andrea Borgna e Domenico Milano per il supporto fornito. Da parte nostra non possiamo che lodare queste iniziative che vedono operatori gastronomici ed addetti alla vendita coinvolti in attività volte a migliorare e far crescere la loro professionalità.

Nella foto il gruppetto davanti alla nostra bottega

giovedì 29 maggio 2008

Ricetta!...evviva il crem caramel alle castagne!

...ancora una volta Teresa ha colpito e affondato con il suo Crem Caramel alle castagne...! Domenica ero alla Locanda del Mulino (ormai la mia seconda casa), mi aggiravo davanti al frigo e lo vedevo... lì, bello, dentro il suo contenitore che mi guardava e diceva: mangiami! mangiami!
Non ho resistito. E l'ho assaggiato. Anzi divorato.
Fantastico. Null'altro.
Così rubo la ricetta alla giovine cuochina, corro nello spaccio a comprare la farina di castagne e AVANTI! Lo farò anch'io giuro!
Dunque, ingredienti: 1/2 litro di latte, 4 uova, 80 gr farina di castagne, 100 gr zucchero.
Scaldare il latte, una volta bollito togliere dal fuoco e aggiungere, mescolando, le uova, lo zucchero e la farina precedentemente frullati insieme. Versare nello stampo o negli stampini mono dose. Cuocere in forno a vapore a 90° per 16 minuti (e chi ha il forno a vapore Tere???) oppure a bagnomaria (mettendo gli stampini nella teglia del forno riempita d'acqua) a 120° per 20 minuti.
Lasciar raffreddare e mettere in frigo per almeno 4 ore prima di servire! Slurp!
La seconda soluzione per assaggiare questa prelibatezza è... ANDARE A VALCASOTTO! Lo trovate già pronto, senza dover sporcare la cucina! Fatto con le manine di Teresa, che non sbaglia mai!
Alla prossima... ricetta!

mercoledì 28 maggio 2008

Ma quanto entusiasmo!!!


Ricevo una gradita mail da parte di Cristina che è stata in visita al Borgo con il suo fidanzato.

Grazie per l'entusiasmo e per l'autorizzazione ad inserire questo splendido reportage (anche la foto a fianco è opera loro) sul blog...

tornate presto!!!


Valcasotto… il Borgo dei Formaggi… per due come noi era come “il Paese dei Balocchi”! Lasciamo gli ultimi “luoghi abitati” per immergerci nella vallata. A questo punto i segnali stradali non sono più così chiari ed il “segui sempre dritto” non ci pare tanto evidente ma procediamo.
Purtroppo pur essendo maggio inoltrato, il tempo non ci è molto amico, ed infatti davanti a noi si apre una splendida immagine delle vette innevate. Certo la ns. idea era quella di una scampagnata al tiepido sole tardo primaverile ma… va beh!
Dopo l’ennesima curva: eccoci arrivati a Valcasotto! Il Borgo è veramente piccolo… ed abbandonata la macchina, facciamo un primo giro di ispezione. Troviamo subito la Locanda, che sarà ovviamente la meta del ns. pranzo, il mulino con ingranaggi e macine a vista (strabiliante, viene ancora utilizzato!) e poi il negozio di formaggi. Entriamo subito! Visto che non manca molto all’ora di chiusura per la pausa pranzo, facciamo due chiacchiere con un gentilissimo signore che ci delucida a proposito dei vari tipi di formaggio che potremo assaggiare e, fortunatamente, non sa resistere alla mia preghiera di visitare le cantine di stagionatura (evviva). Ci diamo appuntamento per la riapertura pomeridiana e… via verso la Locanda.
Perdiamo un po’ di tempo per un breve aperitivo, in attesa di poterci accomodare in sala, scambiando due parole con un simpatico signore barbuto che porta a spasso in una gabbietta… un magico furetto, anzi una magica signorina furetto!
La Locanda è un luogo curato e accogliente. La sala da pranzo è arredata piacevolmente e la cameriera proprio gentile.
Su cosa potrà mai cadere la ns. scelta? Giusto per gradire, un piatto di affettati locali, proprio per iniziare, ma poi polenta con fondue di formaggi e tagliere di formaggi con miele e cugnà. Un buon barbaresco si rivela un felice abbinamento.
Scegliamo la versione “tagliere stagionato” perché per noi, più puzzano e più sono buoni! Ma i profumi ed i sapori si sono rivelati ancora meglio di quanto prevedessimo. Ho provato a trattenermi e seguire il giusto iter: dal formaggio meno saporito verso il più saporito, ma ragazzi ce n’era uno che in pratica mi sorrideva dal piatto: un blue. Bucherellato e pieno di muffe, morbido ma non troppo. È stato amore a prima vista e mi ci sono fiondata: siamo diventati amici per la vita!
Dopo questa vergognosa dichiarazione d’amore, posso dire che ho mangiato veramente bene, ad un prezzo del tutto ragionevole e… complimenti alla Locanda (e perché no, alla locandiera!).
Un po’ troppo saturi, ma felici, siamo tornati al negozio di formaggio. Il solito signore ha richiuso il negozio per accompagnarci in stagionatura. Che sogno vedere tutti quei formaggi attendere solo di essere pronti per farsi assaggiare. L’ambiente è pieno di fascino e riporta indietro di un bel po’ di anni. Non perdetelo se possibile! E tornati “in superficie”, grandi acquisti! Formaggi, formaggi, formaggi ed un magico burro crudo d’alpeggio assaggiato alla Locanda (ne abbiamo acquistati un sacco di pezzi che metteremo sotto vuoto).
Siamo partiti così per il (fascinoso ed un po’ abbandonato) Castello di Valcasotto con un paniere, ops, volevo dire con un frigo (si, noi siamo organizzati bene, conoscendoci…) pieno di formaggio e burro. Un successone, che nei giorni seguente avrebbe fatto gioire anche gli amici!
Quando torneremo a casa, non mancherò sicuramente di ringraziare Lelio – contattato sul sito che state visitando - che mi ha dato tutte le giuste indicazioni per questa giornata.
Il Borgo di Valcasotto è un luogo dove staccare la spina e dedicarsi al relax, al buon cibo in un angolo fuori dal mondo, ma non troppo.

giovedì 22 maggio 2008

Università



Gradita ed entusiastica visita dell'Università degli adulti che ha visto quasi 50 "ragazzi" scorrazzare per le vie del Borgo. La visita è stata condotta da Andea Borgna, il nostro mastro stagionatore, che ha spiegato le importanti differenze tra la Raschera tradizionale e quella di alpeggio accompagnando poi la comitiva alla visita del mulino napoleonico. Alle ore 13 la locanda ha aperto le porte ed accolto il gruppo per un pranzo a base di specialità locali. Applauso alla cucina e doppia razione di polenta ai formaggi, fatta con la meliga ottofile, per quasi tutti. Per molti degli ospiti, provenienti in buona parte dalla vicina Mondovì, è stata una gradita sorpesa scoprire il nostro Borgo e le sue peculiarità.



Nella foto tutto il gruppo, in posa davanti al mulino,visibilmente soddisfatto.
cliccare su "commenti" per leggere l'ottima descrizione del prof. Billò

mercoledì 21 maggio 2008

stranieri in visita

Nonostante il tempo non aiuti (uffa, ma quanto piove) alcune comitive di turisti sono state in visita nel borgo negli ultimi giorni. Che si trattasse di semplici curiosi o affermati gourmet non hanno lesinato complimenti ed OOOHHH di meraviglia nell'ammirare il mulino e le cantine di stagionatura. I salami di capra hanno destato grande attenzione, così come le uova di gallina ruspante (come si dirà in giapponese...bho!) ed i formaggi offerti in degustazione all'interno della bottega. Brava la nostra Daniela, che si intravede sulla porta della stagionatura, che ha saputo rispondere con cortese precisione a tutte le domande rivoltele.
Nell'attesa che torni il sole tutto è pronto, capre comprese, per i pic-nic all'aperto...incrociamo le dita!

domenica 11 maggio 2008

si parla del borgo


Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel leggere questa recensione , per altro in inglese, della locanda e del borgo. L'amico Vincenzo D'Antonio, che sta diventando un punto di riferimento per gli americani che si accingono a visitare l'Italia, fa un curioso paragone tra l'Happy Hour e la Merenda Sinoira. Uhm... sta a vedere che riprendendo un'antica usanza abbiamo reso il nostro piccolo borgo trendy e alla moda??
Ringrazio molto Vincenzo per la segnalazione ed il paragone!

lunedì 5 maggio 2008

...e le biciclette?


Complimenti, complimenti sinceri a tutte le persone che hanno la costanza di salire su una bicicletta, qualunque essa sia, e pedalare per kilometri, alla ricerca di qualcosa, che sia un panorama, una salita estrema o anche solo un posto dove rilassarsi e vivere qulche minuto in pace e tranquillità. Il Borgo di Valcasotto sembra fatto apposta per questo, con il suo mulino, i suoi silenzi, le sue piccole sfiziosità gastronomiche. Cui aggiungere un buon bicchiere di vino. E poi via verso la salita con la calma e la passione che la montagna ti impone, come le cose buone e belle della vita ti richiedono...
p.s. grazie ai 2 amici nella foto, grandi interpreti di vita e di passione!