Il 27 di Luglio, alle ore 11, si svolgerà nel Borgo di Valcasotto a Pamparato CN una macinatura aperta al pubblico dell'antico mulino napoleonico.
Domenica 27 Luglio, dalle ore 11, nel Borgo di Valcasotto un tuffo nel passato di circa 200 anni!. Si terrà infatti una macinatura aperta al pubblico dell'antico mulino a pietra.
Si tratta di un antico mulino costruito nel 1802 nei pressi del ponte antico di Pamparato, sul rio Casotto. Da tempo in disuso, stava per essere svenduto, ma l'intervento di Beppino Occelli lo ha salvato e recuperato per Valcasotto. Le tre macine sono regolate ancora attraverso i meccanismi originali, costruiti dai fabbri locali più di 200 anni fa: singolari gli ingranaggi di ferro e di legno assemblati insieme per attutire il rumore assordante del metallo e per evitare eccessivi attriti nel contatto fra le diverse "dentature". Qui si macina la segale per il pane "nero" di Valcasotto, l'antico mais ottofile per le paste di meliga del Monregalese (tradizionalmente realizzate con il burro crudo d'alpeggio di Beppino Occelli) oltre che per la classica polenta gialla, il grano saraceno coltivato in valle e base di numerosi piatti della tradizione locale, le pregiate castagne secche autoctone che danno una farina ottima per dolci, crepes e castagnaccio.
info ulteriori su http://www.valcasotto.it/
Domenica 27 Luglio, dalle ore 11, nel Borgo di Valcasotto un tuffo nel passato di circa 200 anni!. Si terrà infatti una macinatura aperta al pubblico dell'antico mulino a pietra.
Si tratta di un antico mulino costruito nel 1802 nei pressi del ponte antico di Pamparato, sul rio Casotto. Da tempo in disuso, stava per essere svenduto, ma l'intervento di Beppino Occelli lo ha salvato e recuperato per Valcasotto. Le tre macine sono regolate ancora attraverso i meccanismi originali, costruiti dai fabbri locali più di 200 anni fa: singolari gli ingranaggi di ferro e di legno assemblati insieme per attutire il rumore assordante del metallo e per evitare eccessivi attriti nel contatto fra le diverse "dentature". Qui si macina la segale per il pane "nero" di Valcasotto, l'antico mais ottofile per le paste di meliga del Monregalese (tradizionalmente realizzate con il burro crudo d'alpeggio di Beppino Occelli) oltre che per la classica polenta gialla, il grano saraceno coltivato in valle e base di numerosi piatti della tradizione locale, le pregiate castagne secche autoctone che danno una farina ottima per dolci, crepes e castagnaccio.
info ulteriori su http://www.valcasotto.it/
Nessun commento:
Posta un commento